Ad oggi sono oltre trenta le missioni umanitarie portate a termine in 10 paesi del Mondo, oltre a diversi interventi in Italia. Music for Peace si impegna a consegnare personalmente tutto il carico: distribuire i generi di prima necessità casa per casa, tenda per tenda, ospedale per ospedale consente di conoscere le vite e le reali condizioni delle popolazioni locali. Durante le missioni, lo staff redige un diario di bordo scritto, fotografico e video che pubblica quotidianamente.
“Dovete far vedere queste immagini, dovete parlare di cosa ci hanno fatto. Questo è importante per noi. Mostrate alle persone le foto. Dopodiché chiedete loro cosa ne pensano”("Inchallah bukra maalesh - Diario di una missione")Il compito di Music for Peace, il compito di tutti, è quello di trasmettere, raccontare e informare su quando accade nel mondo. Inoltre, questo metodo di intervento, permette a tutti coloro che hanno donato anche solo un pacco di riso, di seguire il viaggio e la distribuzione della loro donazione.
Destinazione: Mostar (Bosnia Erzegovina)
Data Missione: Marzo 1994
Durata: 10 giorni.
Motivo della missione: Recapito generi prima necessità a Mostar.
Tra il 1992 e 1993, in seguito alla dichiarazione di indipendenza della Bosnia Erzegovina dalla Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia, la città di Mostar rimase sotto assedio per nove mesi.
Materiale distribuito: 8 tonnellate di generi di prima necessità
Obiettivi raggiunti: aiuti per 500 famiglie
3,762 milioni (1994)
superficie: 51.209 km2
Nel conflitto che è durato dal 1992 al 1995 sono morti circa 100.000 persone tra cui 40.000 civili.
Destinazione: campo profughi Kukes (confine Kosovo/Albania).
Data Missione: Maggio 1998
Durata: 18 giorni.
Motivo della missione: intervento nel campo profughi di Kukes.
In seguito alla guerra iniziata nel 1996 dopo la proclamazione di indipendenza del Kosovo dalla Repubblica Presidenziale Federale di Jugoslavia.Nel 1998 si protrasse una dura repressione sul territorio da parte dell’esercito serbo.
La NATO adottò una politica di dissuasione e minaccia contro il governo della Repubblica Federale Jugoslava guidato da Slobodan Miloševic’ e ottenne nel 1999 la firma dei negoziati di Rambouillet, nei quali era formalmente garantita l’autonomia del Kosovo, ma non la sua piena indipendenza.
Supporto logistico in loco: Comunità di Sant’Egidio
Materiale distribuito: 13 tonnellate di generi di prima necessità
Obiettivi raggiunti: Aiuti per 800 famiglie
1,8 milioni (nel 1998)
superficie: 10.887 km2
Nel Kosovo, i civili uccisi furono più di 13mila, di cui circa 10mila albanesi, 2mila serbi e 500 tra rom, bosgnacchi e altre etnie; i dispersi furono migliaia, i profughi più di 250.000.
Destinazione: Ospedali di Emergency (Kabul - Panshir).
Data Missione: Aprile 2002
Durata: 42 giorni.
Motivo della missione: Dopo l’attentato terroristico dell’11 settembre 2001 gli Stati Uniti appoggiati dall’ONU decisero di invadere l’Afghanistan, dando il via, il giorno 7 ottobre 2001, all’operazione Enduring Freedom che si poneva come obiettivo la fine del regime dei talebani e la distruzione dei campi di addestramento e della rete di Al-Qaeda.
Dopo 10 anni, 67 mila vittime e centinaia di migliaia di sfollati, nel 2021 gli Stati Uniti hanno ritirato l’esercito dall’Afghanistan, e i talebani di fatto hanno prevalso nuovamente su una repubblica politicamente fragile.
Supporto logistico in loco: O.N.G. Emergency
Materiale distribuito: 20 tonnellate di generi di prima necessità, 2.000 coperte 2 camion T.I.R.
Obiettivi raggiunti: Aiuti per 2000 famiglie
21 milioni (nel 2002)
superficie: 652.860 km2
Destinazione: Convento-comunità Frati Carmelitani (Baghdad-Iraq)
Data Missione: Ottobre 2004
Durata: 42 giorni.
Motivo della missione: dopo l’11 settembre 2001 l’Iraq entrò a far parte degli obiettivi della guerra mondiale al terrorismo per le supposte connivenze con Al-Qaeda. Il 20 marzo 2003 gli Usa - affiancati dalla sola Gran Bretagna iniziarono a bombardare l’Iraq e lo invasero
Materiale distribuito: 220 tonnellate di generi di prima necessità.
27,86 milioni (nel 2004)
superficie: 437.072 km2
Destinazione: Popolazioni Tamil di Batticaloa, Mullaitivu, Chillinockhi, Ampara
Data Missione: Aprile 2005
Durata: 25 giorni.
Motivo della missione: Il 26 dicembre 2004 uno tsunami, causato da un terremoto in mare aperto di magnitudo 8,9 della scala Richter, colpì le coste del Paese provocando la morte di oltre 31.000 persone.
Ci furono inoltre 5000 dispersi, oltre un milione di sfollati e danni incalcolabili alle infrastrutture, specialmente nella zona costiera.
Supporto logistico in loco: O.N.G. Movimondo, Tamil Rehabilitation Organisation
Materiale distribuito: 120 materassi, 25 generatori di corrente, 1 potabilizzatore, 10 macchine da cucire, abbigliamento per bimbi, giocattoli, coperte, lenzuola, utensili da lavoro, 2 container.
Obiettivi raggiunti: Aiuti per 11 orfanotrofi, 4 ospedali e 2 campi profughi, per un totale di 4.000 famiglie
19,67 milioni (nel 2005)
superficie: 65.610 km2
Destinazione: Ospedali di Emergency (Erbil - Sulaymaniyah) nel 2003 e nel 2004, Confine siriano nel 2015.
Date Missioni: 2003, 2004, 2015
Motivo della missione: Il Kurdistan iracheno dal 1994 al 1997 è stato teatro di una violenta repressione da parte dell’esercito turco nei confronti dei curdi, con la distruzione di più di 3000 cittadine abitate dalla popolazione curda.
Supporto logistico in loco: O.N.G. Emergency, Frati Carmelitani.
Materiale distribuito: 87 tonnellate di generi alimentari, 2000 coperte, 1 Renault Clio, 1350 pacchi di materiale scolastico, 40 tonnellate di medicali
30–40 milioni (nel 2005)
superficie: 40.643 km2
Destinazione: Campi Profughi dei Saharawi - Deserto Algerino (Repubblica Democratica Araba dei Saharawi) 2007, 2008, 2009, 2010.
Date Missioni: 2008, 2009, 2010
Motivo della missione: i rifugiati Saharawi vivono nei campi profughi del deserto dell’Algeria dal 1975, anno in cui la Spagna si ritirò dai territori del Sahara occidentale mettendo fine alla sua dominazione coloniale.
Il Marocco ha annesso i territori, la popolazione Saharawi è confinata in una lingua di territorio desertico dove le condizioni climatiche, fra tempeste di sabbia ed escursione termica che va dai 50° C del giorno ai -30° C della notte, sono estreme.
Nonostante l’organizzazione dei campi sia efficiente e sia stata data priorità ai servizi sanitari e d’istruzione, i quasi 200.000 rifugiati che lì vivono dipendono interamente dall’aiuto alimentare internazionale.
Supporto logistico in loco: Media Luna Roja Saharawi - Croissant Rouge Algerien
160.000 Milla
superficie: ~2.000 km2
Destinazione: Popolazione Sud Sudanese regione del Payam
Data Missione: Ottobre 2006
Durata: 31 giorni.
Motivo della missione: nel 2005 alla fine della II guerra civile sudanese, iniziata nel 1983, combattuta tra le popolazioni arabe del nord e quelle non arabe del sud. Un bilancio di 1.9 milioni di morti, per lo più civili, morti di fame e siccità.
Supporto logistico in loco: O.N.G. CARD
Materiale distribuito: 1 trattore, 2 aratri, 2 falciatrici, utensili per agricoltura e da cucina, 4 macchine da cucire, 10 tonnellate giocattoli vari, 1 tonnellata medicinali, 2.000 coperte e lenzuola, 60 tonnellate cibo, 2.000 pacchi didattici, 2 auto, 1 ambulanza, 25 seggiole a rotelle, 25 deambulatori, 300 paia di scarpe ortopediche, tutori e protesi, 30 letti da corsia per degenza ospedaliera, 1 respiratore cardio-polmonare, 1 strumento per trazione, 10 misuratori di pressione, 2 ambulatori completi, 1 computer completo.
8,03 milioni (nel 2006)
superficie: 619.745 km2
Destinazione: Oblast di Kyiv , Oblast di Chernihiv, Oblast di Leopoli.
Data Missione: Aprile 2022
Durata: 10 giorni.
Motivo della missione: soccorsi alla popolazione civile ucraina , in guerra dal 24 febbraio in seguito all’invasione subita dall’esercito russo. La missione si è svolta nella regione di Leopoli. Due giorni dopo il rientro la città di Leopoli è stata bombardata.
Obiettivi raggiunti: distribuzione di 882 pacchi alimentari presso lo studio fotografico “Wonderspace” convertito dall’inizio del conflitto, in struttura d’accoglienza per rifugiati; la scuola cittadina di Peremoha, Oblast di Kyiv convertita in centro di accoglienza, alle persone lì rifugiate e agli abitanti locali; Nova Basan’, Oblast di Chernihiv; Novyi Bykiv, Oblast di Chernihiv; associazione di cittadini di Peremoha, Oblast di Kyiv, ancora in via di riconoscimento ufficiale e 254 kit infanzia per “LVIV associazione medica clinica territoriale di ostetricia e ginecologia” e il 1st city Clinical Maternity Hospital, Leopoli.
8,03 milioni (nel 2006)
superficie: 619.745 km2
Date Missioni: 2018, 2019, 2020, 2021, 2022, 2023 (Progetto finanziato da AICS)
Motivo della missione: Attualmente il Sudan è un paese caratterizzato da una grave instabilità politica con un conseguente stato di ormai cronica emergenza. L’emergenza abbraccia molteplici aspetti che rendono la popolazione sudanese estremamente vulnerabile. Music for Peace interviene in queste aree dal 2018 e nel 2022 ha visto intensificare i progetti grazie al progetto AID 12461 finanziato da AICS – Agenzia Italiana di Cooperazione allo Sviluppo. Le attività sono tutt’ora in atto.
Leggi di piu48,1 milioni (nel 2023)
superficie: 348.765 km2
Date Missioni: 2004, 2009, 2011, 2012, 2013, 2014, 2015, 2016, 2017, 2018, 2020, 2023, 2024
Motivo della missione: Le missioni citate erano principalmente motivate da gravi crisi umanitarie nella Striscia di Gaza. Nel 2004, la Seconda Intifada aveva portato a violenze diffuse. Nel 2009, l'operazione Piombo fuso di Israele causò ingenti perdite civili. Negli anni successivi, la situazione peggiorò progressivamente: nel 2014-2015 ci fu un nuovo attacco devastante, mentre dal 2016 in poi la regione affrontò una costante emergenza umanitaria con carenze di alimentazione, cure mediche e risorse essenziali. Nel 2018 la crisi raggiunse livelli senza precedenti, con il sistema sanitario al collasso. Nel 2020 la situazione economica era catastrofica, con uno dei peggiori rendimenti economici e tasso di disoccupazione al mondo, oltre metà della popolazione sotto la soglia di povertà e priva di accesso ad acqua potabile sicura ed elettricità. Dall’8 ottobre 2023 la Striscia di Gaza è sotto attacco da parte dell’esercito israeliano. Dall’inizio del conflitto fino ad oggi sono circa 1,8 milioni le persone sfollate da Gaza City e oltre 30.000 vittime
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